Sulle tracce della chianina
La Valdichiana è conosciuta come la “Valle del Gigante Bianco”. Qui ha avuto origine la chianina, la razza bovina più nota al mondo per il candore del manto, il nobile aspetto, le notevoli dimensioni e la qualità della carne.
La Valdichiana è conosciuta come la “Valle del Gigante Bianco”. Qui ha avuto origine la chianina, la razza bovina più nota al mondo per il candore del manto, il nobile aspetto, le notevoli dimensioni e la qualità della carne.
La razza chianina ha origini antichissime.
Dei bovini chianini si trova testimonianza già nei testi dei georgici e dei poeti latini.
Sono raffigurati inoltre in bronzi di epoca etrusca e romana ed in numerosi basso rilievi tra cui quello presente nel famoso Arco di Tito a Roma.
In passato, la chianina era utilizzata nei cortei trionfali e nei sacrifici alle divinità, poi è stata impiegata nella lavorazione dei campi e nelle opere di bonifica come forza motrice, e ora viene allevata esclusivamente per la produzione di una carne che è nota e ricercata in
tutto il mondo per l’alta qualità, la tenerezza, l’inconfondibile sapore e il contenuto di sostanze nutritive.
E' inoltre motore di sviluppo socio-economico anche per la sua attrattiva nell'ambito del turismo rurale e sostenibile, tanto che molte fattorie hanno aperto le loro porte per offrire un’esperienza a diretto contatto con il gigante bianco.
Fattorie granducali e case leopoldine
La bonifica della Valdichiana ha permesso la ripresa dell'attività agricola e la rinascita dei grandi poderi.
Per sfruttare finalmente la fertilità delle terre bonificate, su volontà del Granduca, furono realizzate le maestose fattorie granducali e le case leopoldine, entrambe espressioni culturali della civiltà contadina.
La qualità architettonica di queste strutture, in passato volte ad ospitare i contadini, testimonia l'importanza di una vallata considerata da tutto il granducato "il granaio della Toscana".
Ancora oggi il paesaggio della Valdichiana si presenta costellato di case coloniche ben identificabili dalla loro caratteristica torre colombaia: una peculiarità tutta chianina di cui la valle fa tesoro per raccontare il suo passato.
(Foto a cura di Ariano Guastaldi).
Le Opere di bonifica
Corsi d’acqua, canali, gallerie, chiuse e colmate: la Valdichiana è la miglior testimonianza di come l’ingegno umano possa sapientemente operare al servizio di un territorio, valorizzandone la natura e rendendolo una delle zone più verdi e più fertili d’Italia.
Corsi d’acqua, canali, gallerie, chiuse e colmate: la Valdichiana è la miglior testimonianza di come l’ingegno umano possa sapientemente operare al servizio di un territorio, valorizzandone la natura e rendendolo una delle zone più verdi e più fertili d’Italia.
La storia della valle ruota intorno al fiume Clanis, una vera e propria culla di civiltà fin dai tempi degli etruschi che, su questo corso d’acqua, avviarono una florida produzione agricola e un intenso commercio.
Con il passare dei secoli, il Clanis ha trovato sempre più difficoltà a defluire a sud verso il Tevere, portando ad un lento ma progressivo impaludamento della Valdichiana.
Gli interventi di bonifica ebbero inizio grazie alla famiglia fiorentina dei Medici e furono proseguiti dai Lorena, che incaricarono i più importanti ingegneri, idraulici, agronomi e architetti dell'epoca di recuperare i territori completamente improduttivi.
Tra questi ricordiamo Vittorio Fossombroni chiamato dal Granduca Leopoldo per portare a compimento la bonifica.
Decisiva fu la realizzazione del nuovo Canale Maestro della Chiana, un'opera magnifica che favorì l'arretramento della palude e invertì la direzione delle acque le quali finirono per gettarsi a nord nel fiume Arno e non più a sud nel Tevere.
(Foto a cura di Ariano Guastaldi).
Valdichiana, la terra degli Etruschi
La civiltà etrusca ha posto le sue radici in Valdichiana. Alcune delle sue più importanti città-stato sono prosperate lungo il fiume Clanis che ha permesso un florido e costante collegamento commerciale, prima fra gli stessi insediamenit etruschi, e successivamente con Roma.
Lo sviluppo culturale ed artistico vissuto dalla Valdichiana in quel periodo è ancora oggi testimoniato dalle numerose tombe monumetali e dai reperti archeologici conservati nei musei della vallata.