TREQUANDA

Autenticità, terracotta e misticismo

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“Paesaggio rurale storico di una zona bellissima e strategica”: questa è la denominazione che il Ministero delle Politiche Agricole ha assegnato al territorio Trequanda e che ne certifica l’eccezionale attrattività turistica. Immersa in un suggestivo contesto bucolico, questa terra ospita uno dei più importante allevamenti a stato semibrado di razza chianina, ma è soprattutto l’ulivo a fare da assoluto padrone alle colline e a caratterizzarle per l’eccellenza del loro olio extravergine d’oliva.

La qualità ambientale, turistica e produttiva è testimoniata dall’appartenenza di Trequanda all’associazione delle Città dell’Olio e dal suo conferimento della prestigiosa Bandiera Arancione del Touring Club: basta una piacevole passeggiata lungo le colline circostanti per rendersi conto di come l’equilibrio e la bellezza di questa terra siano frutto di un’armonia che si è stratificata, nel corso dei secoli, tra uomo e natura.

Trequanda è un luogo autentico, dove lo stile di vita è legato alle tradizioni e ad una forte spiritualità. Nel centro storico e nei borghi è possibile ancora oggi scoprire artigiani impegnati in attività di tempi passati ma che ancora sono portate avanti con orgoglio, come la lavorazione della terracotta eseguita a mano, con stampi in gesso, utilizzando argille locali. La volontà di continuare a forgiare questi manufatti arriva anche dalla necessità di mantenere in vita le radici del passato che trovano espressione, ad esempio, nella produzione degli orci per contenere l’olio. Ma Trequanda ha anche una storia millenaria da scoprire tra musei e palazzi storici.

Qui vi abitarono gli Etruschi, di cui rimangono antichi reperti archeologici, poi nel Medioevo fiorì un borgo completamente racchiuso nelle mura con tre porte d’accesso, tra cui spicca Porta a Sole da cui si sale fino al Castello Cacciaconti con il suo imponente torrione cilindrico. Per scoprire l’eccezionalità del territorio, infine, è immancabile una visita ai piccoli borghi intrisi di tradizioni e di cultura come Petroio o Castelmuzio che promettono di lasciare i turisti a bocca aperta.

Inviato da admin il Ven, 10/05/2018 - 12:53

“Paesaggio rurale storico di una zona bellissima e strategica”: questa è la denominazione che il Ministero delle Politiche Agricole ha assegnato al territorio Trequanda e che ne certifica l’eccezionale attrattività turistica. Immersa in un suggestivo contesto bucolico, questa terra ospita uno dei più importante allevamenti a stato semibrado di razza chianina, ma è soprattutto l’ulivo a fare da assoluto padrone alle colline e a caratterizzarle per l’eccellenza del loro olio extravergine d’oliva.

La qualità ambientale, turistica e produttiva è testimoniata dall’appartenenza di Trequanda all’associazione delle Città dell’Olio e dal suo conferimento della prestigiosa Bandiera Arancione del Touring Club: basta una piacevole passeggiata lungo le colline circostanti per rendersi conto di come l’equilibrio e la bellezza di questa terra siano frutto di un’armonia che si è stratificata, nel corso dei secoli, tra uomo e natura.

Trequanda è un luogo autentico, dove lo stile di vita è legato alle tradizioni e ad una forte spiritualità. Nel centro storico e nei borghi è possibile ancora oggi scoprire artigiani impegnati in attività di tempi passati ma che ancora sono portate avanti con orgoglio, come la lavorazione della terracotta eseguita a mano, con stampi in gesso, utilizzando argille locali. La volontà di continuare a forgiare questi manufatti arriva anche dalla necessità di mantenere in vita le radici del passato che trovano espressione, ad esempio, nella produzione degli orci per contenere l’olio. Ma Trequanda ha anche una storia millenaria da scoprire tra musei e palazzi storici.

Qui vi abitarono gli Etruschi, di cui rimangono antichi reperti archeologici, poi nel Medioevo fiorì un borgo completamente racchiuso nelle mura con tre porte d’accesso, tra cui spicca Porta a Sole da cui si sale fino al Castello Cacciaconti con il suo imponente torrione cilindrico. Per scoprire l’eccezionalità del territorio, infine, è immancabile una visita ai piccoli borghi intrisi di tradizioni e di cultura come Petroio o Castelmuzio che promettono di lasciare i turisti a bocca aperta.

Contatti

Piazza Giuseppe Garibaldi, 8

info@trequandaproloco.it

0577662114

Gli eventi di Trequanda
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Festeggiamenti per la beata Bonizzella Cacciaconti - Maggio

I festeggiamenti per la beata Bonizzella Cacciaconti durano alcuni giorni. Al sabato viene aperta l’urna con le spoglie della beata e inizia il pellegrinaggio degli abitanti del paese, seguito dalla Santa Messa, mentre la domenica sono in programma le celebrazioni religiose presso la chiesa dei Santi Pietro e Andrea, la processione per le vie del paese, la tombola in piazza e la musica. L’evento è arricchito da una fiera di beneficenza e trova la sua conclusione con uno spettacolo pirotecnico.

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Corrida del contadino - Primo fine settimana di giugno

Un fine settimana per festeggiare le tradizioni rurali: la Corrida del Contadino di Petroio trova il proprio punto di forza in una mostra mercato della terracotta che viene arricchita dall’organizzazione di spettacoli teatrali, musica e stand gastronomici con pici fatti a mano, carne alla brace e prodotti locali.

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Festa dell’Olio Novo - Ottobre

L’olio novo è uno dei prodotti di eccellenza delle Terre di Siena ed è il protagonista di un’attesa festa diffusa tra Trequanda, Castelmuzio e Petroio. Ogni anno è in programma un ricco calendario di iniziative per far conoscere la qualità e le caratteristiche di questo apprezzato prodotto del territorio tra stand gastronomici, convegni, degustazioni, mostre mercato ed esposizione di macchine agricole. L’evento è accompagnato da animazione, arti, mestieri medievali, falconeria, mercatino, concerti e canti popolari.

I punti di interesse di Trequanda
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Chiesa dei Santi Pietro e Andrea

Sulla piazza principale si affaccia la chiesa dedicata ai Santi Pietro e Andrea che custodisce, in un’urna istoriata dell’arte senese del ‘500, le spoglie della beata Bonizzella Cacciaconti. Il suo corpo fu ritrovato secoli dopo la sua morte, grazie a uno sciame d’api che entravano e uscivano da una crepa laterale della chiesa: rimosse le pietre, fu ritrovata la beata che emanava un odore d’incenso. La costruzione dell’attuale chiesa fu avviata nel 1327, poi nel corso dei secoli ha subito vari interventi di restauro ed ha assunto l’attuale struttura con torre campanaria, transetto e abside.

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Museo della Terracotta - Loc. Petroio

Petroio è il paese dei “concai” e, a dimostrarlo, è il museo della terracotta. Le sue sale raccolgono antichi reperti di questo materiale e la documentazione dei tradizionali metodi di lavorazione, posti in collegamento anche con le tecniche e i prodotti del presente. L’obiettivo è infatti di conservare questa lavorazione e di trasmetterla alle nuove generazioni, attraverso anche l’organizzazione di laboratori didattici in cui è possibile manipolare l’argilla, lavorare con stampi e cuocere le opere realizzate.

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Borgo di Castelmuzio

Castelmuzio è il “Borgo salotto”, con i suoi trecento abitanti che lo curano e lo custodiscono con amore e attenzione. Il borgo, di origine etrusca ma di chiara impronta medievale, conserva il castello fortificato, la torre ed altri suggestivi edifici tra cui l’ospedale di San Giovanni Battista e la sede della Confraternita della Trinità e di San Bernardino. Vale la pena, inoltre, sedersi sulle poltrone nel belvedere, una terrazza rivolta verso il monte Amiata e la Val d’Orcia che si affaccia sui boschi e sulla valle. Poco fuori da Castelmuzio merita una visita la pieve di Santo Stefano a Cennano, una chiesa romanica del 1285.